FACCIAMO CHIAREZZA SUL CASO TRUMP E L’INTERPRETE PERPLESSA

Di Il Team di Ablio

FACCIAMO CHIAREZZA SUL CASO TRUMP E L’INTERPRETE PERPLESSA

Ieri l’Italia ha assistito alla pubblicazione di svariati post su un’affermazione di Donald Trump, secondo cui il nostro Paese e gli Stati Uniti condividono un’eredità politico-culturale che risalirebbe all’Antica Roma.

Tutta l’attenzione mediatica, compresi post con meme oramai virali, è però ricaduta su una presunta reazione dell’interprete, definita erroneamente in più articoli “traduttrice” (leggi il nostro report Interprete, Traduttore o mediatore linguistico): secondo i media l’espressione della collega sarebbe una reazione alla frase di Donald Trump.

Ma le cose non sono andate davvero così.

La dichiarazione del presidente degli Stati Uniti è avvenuta difatti in occasione di una conferenze in cui erano presenti interpreti di simultanea. La protagonista dei meme virali era invece un interprete consecutivo che stava lavorando durante un altro incontro fra Trump e Mattarella.

Si parla in pratica di due momenti totalmente diversi!

L’espressione dell’interprete immortalata in svariate foto, con un volto apparentemente contrito e perplesso, è stata la stessa identica espressione per tutto il tempo della conferenza stampa, ovvero quasi 45 minuti ininterrotti. Chi ha voluto far credere che quell’espressione fosse una reazione alle affermazioni di Trump, sbagliava.

Il lavoro dell’interprete è complesso, richiede una grande concentrazione e grandi competenze. Inoltre quelle immagini sono state scattate in un momento in cui Donald Trump parla ininterrottamente per svariati minuti, non dando la possibilità all’interprete di tradurre consecutivamente. Infatti come si può vedere dal video integrale, la conferenza stampa si è conclusa senza che l’interprete effettuasse la traduzione di quanto appena detto. È probabile che l’espressione perplessa dell’interprete fosse dovuta allo sforzo mentale di dover scrivere note per troppo tempo, consapevole dell’indubbia difficoltà di poter effettuarne in seguito l’interpretazione.

Alla collega trovatasi in questo grande caos mediatico, va tutto il nostro appoggio. Ciò che per i social può essere un innocuo post su cui fare due risate, per la professionalità di un interprete può essere rischioso e compromettente.

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