Ablio, AlfaBeta e ParkinZone onlus – La medicina del futuro è partecipativa
AlfaBeta e Ablio collaborano all’Ospedale Virtuale di ParkinZone, un progetto non-profit nato con la pandemia
ParkinZone Onlus, un’associazione che opera nel campo della riabilitazione per le persone con Parkinson, ha affrontato la crisi sanitaria della pandemia da Covid-19 con un’idea semplice ma rivoluzionaria.
L’organizzazione, guidata dal dott. Nicola Modugno, un neurologo visionario che da molti anni propone di affiancare le cure farmacologiche con terapie complementari basate sull’arte e sullo sport, ha lanciato un ricco programma di laboratori e incontri online che hanno preso il nome di Ospedale Virtuale.
Il palinsesto comprende classi online di danza, ginnastica, teatro, Feldenkrais e un webcast intitolato Question Time, in cui medici, psicologi, operatori sanitari e altri esperti rispondono alle domande dei pazienti e dei loro caregiver. Tra gli aspetti innovativi del progetto, la partecipazione attiva delle persone con Parkinson che hanno dato vita a una redazione web che pianifica, organizza e trasmette i contenuti dell’Ospedale Virtuale.
La dottoressa Francesca Morgante, una delle promotrici di questi eventi internazionali, ha detto: “Le persone con malattia di Parkinson si sentono spesso isolate e possono avere difficoltà a comunicare a causa della loro patologia neurologica. La medicina partecipativa e le nuove tecnologie permettono di abbattere le barriere fisiche, mentali e culturali unendo culture diverse e restituendo ai malati la loro identità di individui socialmente attivi.”
AlfaBeta, in collaborazione con Ablio, contribuisce a questo importante progetto di medicina partecipativa fornendo il servizio di interpretariato simultaneo in occasione degli incontri internazionali del Question Time, che attualmente sono frequentati da pazienti italiani e britannici, oltre che da neurologi di fama internazionale.
Gli incontri online si svolgono sulla piattaforma Zoom, mentre il servizio di interpretariato si svolge su AblioConference, uno strumento semplice e potente che permette ai partecipanti di ascoltare la traduzione tramite un’app dedicata.
La prima sessione internazionale si è svolta l’8 maggio 2020 ed è stata dedicata alle “Terapie future per il Parkinson”. Gli oltre ottanta pazienti, italiani e britannici, che hanno partecipato, hanno discusso con il dottor Nicola Modugno, Responsabile del Centro Parkinson Neuromed; il dottor Giovanni Cossu, dell’ospedale Brotzu di Cagliari; la dottoressa Francesca Morgante, del St George’s Hospital di Londra; il professor Eduardo Tolosa, della Clinica Universitaria di Barcellona; il Professor Olivier Rascol dell’Ospedale Universitario di Tolosa e il dottor Richard Teke Ngomba, dell’Università di Lincoln
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